È record di vendite di auto elettriche e ibride plug-in nel mondo. Nel terzo trimestre del 2017 i modelli a batterie immatricolati sono stati oltre 287.000, con un incremento del 63% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Si tratta di un numero record che supera i già buoni risultati ottenuti nel secondo trimestre del 2017 e nell’ultimo del 2016, chiusi di poco sotto le 250.000 unità. Un traguardo che potrebbe essere battuto già il prossimo trimestre, solitamente quello più positivo per elettriche e plug-in, consentendo di chiudere l’anno con oltre un milione di veicoli venduti. A dare le cifre e a fornire le previsioni è l’ultimo rapporto di Bloomberg New Energy Finance, società specializzata nelle analisi di mercato.
Come previsto, a trainare le vendite delle auto “elettrificate” è la Cina con circa 150.000 esemplari consegnati negli ultimi tre mesi, merito anche degli incentivi in corso nel Paese asiatico. Un provvedimento voluto per combattere l’inquinamento nelle città e per supportare l’industria nazionale di vetture elettriche in modo che possano competere a livello internazionale. Il secondo mercato di riferimento per i veicoli elettrici e ibridi plug-in è l’Europa, che ormai da tempo ha superato gli Stati Uniti, terzo mercato globale con la scossa. Nel Vecchio Continente le vendite del terzo trimestre si sono attestate intorno alle 68.000 unità, pari al 24% delle consegne mondiali e superiori alle 60.000 immatricolazioni made in Usa.
Oltre agli incentivi locali, a favorire la crescita, spiegano gli analisti di Bloomberg, sono la ramificazione delle infrastrutture di ricarica e la sempre più ampia proposta di modelli con maggiore autonomia ed efficienza. Due fattori positivi che dovrebbero proseguire nei prossimi anni rafforzando la quota delle auto a batterie e che dovrebbero essere supportati da alcune decisioni politiche, come il divieto di vendite di vetture a benzina e a gasolio in Francia e Regno Unito a partire dal 2040. Provvedimenti simili sono attesi in altri luoghi del mondo, come Belgio, California e, probabilmente, Cina. Una prospettiva che, secondo gli esperti di Bloomberg, porterà le vendite a superare il 50% (esattamente il 54%) delle immatricolazioni globali nel 2040. La svolta dovrebbe avvenire nella seconda metà degli anni Venti quando è atteso il crollo dei prezzi delle batterie, che dovrebbero scendere di oltre il 70% entro il 2030. Tra le conseguenze della diffusione dei modelli con la scossa, sottolineano gli analisti, ci sono il calo della domanda di greggio (meno 8 milioni di barili al giorno) e l’incremento del consumo globale di energia del 5%.
Fonte: AlVolante