Bollo auto non più tassa di possesso ma sul consumo: la grande novità potrebbe comportare differenze importanti sul bollo auto 2019, sui requisiti, il metodo di pagamento etc. Cerchiamo di capirci di più visto che il bollo auto resta forse il tributo meno tollerato dagli italiani.
Bollo auto 2019 a consumo: chi più guida più paga
La volontà di legare l’importo del bollo auto al consumo nasce dall’esigenza di tenere sotto controllo le emissioni e l’inquinamento. Se passasse la proposta del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa l’importo del bollo auto il pagamento sarebbe commisurato e proporzionale al consumo di carburante, favorendo di fatto chi per spostarsi rinuncia all’automobile optando per mezzi di trasporto green.
Quando cambia il calcolo del bollo auto?
Intanto si avvicina la scadenza del bollo auto di dicembre e alcuni utenti ci hanno chiesto se bisogna pagare come fatto finora o se le novità saranno già operative. A questo proposito è opportuno chiarire che al momento quella del Ministro è solo una proposta e che quindi l’annuncio non vuole essere una comunicazione ufficiale del governo. Prima di tutto il ministro Costa dovrà coordinarsi con il Ministro dei Trasporti Toninelli per una riforma omogenea della tassa automobilistica.
Se la proposta diventasse legge quindi verosimilmente dal prossimo anno il bollo auto diventerà tassa sul consumo. Resta da capire poi quale sarà il criterio usato per il calcolo dell’importo bollo auto ovvero se per consumo si intende quello effettivo dei km percorsi o si fa riferimento al valore di produzione di Co2 stimato sul libretto di circolazione della vettura. Questa seconda, in linea con le disposizioni europee, appare l’ipotesi più probabile.
La riforma del bollo auto procede inoltre di pari passo con l’idea di introdurre incentivi per la rottamazione dei veicoli più inquinanti. La ratio di fondo è, come si può facilmente intuire, la stessa.
fonte: investireoggi.it