L’argomento assicurativo del momento è il tacito rinnovo Rc auto, che riguarda la possibilità di prolungare di un’annualità la polizza. Tanto interesse è nato in seguito al disegno legge concorrenza che, ormai da due anni, è in discussione in Parlamento, e che potrebbe rivoluzionare il settore Rca: un emendamento (una modifica) al ddl introduce una novità rispetto all’attuale situazione.
Si tratta di una norma molto tecnica e articolata, e che per ora resta sulla carta.
Ecco quindi com’è la situazione ad oggi:
Consenso esplicito. Oggi, per prolungare la Rca di un’annualità, occorre dare esplicito consenso: si deve comunicare alla propria assicurazione l’intenzione di allungare la polizza. Occhio: ovviamente, il prezzo della Rca vecchia potrebbe essere diverso rispetto alla Rca nuova. Sono mille i fattori che incidono sulla tariffa, ma esiste un’unica certezza: se avete causato un incidente, avrete due classi di merito in più sul groppone, ossia una penalizzazione pesantissima che si trascinerà per anni. Perché per far calare di poco la Rca si fatica negli anni, mentre per farla schizzare all’insù basta un sinistro.
Il contratto Rca dura un anno e termina alla scadenza senza necessità di disdetta. La copertura assicurativa resta comunque attiva per i 15 giorni successivi alla scadenza. Dopo la fine del contratto Rca, avete 15 giorni di tempo per rinnovare la polizza con la vostra assicurazione. Una sorta di periodo cuscinetto (imposto dalla legge) per consentire a voi clienti una piccola dimenticanza, ossia di sforare rispetto alla data fissata nella polizza. Ed essere coperti dalla polizza assicura la Responsabilità civile auto per i danni causati a terzi dalla circolazione del veicolo in aree pubbliche e private, con formula bonus malus: si ha bonus (e teorico ribasso tariffario) in assenza di sinistri; malus e certissimo rincaro al minimo incidente.
La vostra vecchia assicurazione (se è valida) vi invia a casa un promemoria: vi ricorda che la polizza Rca è in scadenza. Lo farà ben prima della data finale: così, avete modo di pensare al da farsi, cioè se prolungare di un anno la garanzia con quella compagnia, o se abbandonarla a favore di una compagnia meno cara. Il pagamento può essere effettuato tramite assegno bancario o circolare, bonifico e altri sistemi di pagamento elettronico oppure, nei limiti previsti dalla legge, con denaro contante.
Fonte: Omniauto.it